ALLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE DI ROMA
SEZIONE PENALE
SECONDA RICHIESTA DI ASSEGNARE AVVOCATO D’UFFICIO PER LA DIFESA
(art.613 3° e 4° c.p.p.)
La prima richiesta presentata il 3/04/2009 con il ricorso di impugnazione della sentenza del giudice monocratico in funzione della corte d’appello del tribunale di Genova dr. Dagnino N. 13 A del 23/02/2009 depositata il cancelleria il 6/03/2009, trasmessa per la notifica il 20/03/2009 e ricevuta il 24/03/2009
Babenko Olga – senza tetto e senza fissa dimora a cuasa dell’occupazione dell’abitazione familiare, sita a Sesta Godano in via Merzo 2, da parte di un gruppo di criminali e l’inattività della Procura di La Spezia di liberare l’immobile e di provvedere ai sensi della legalità e sicurezza, e a causa del diniego dell’accesso ai pubblici servizi da parte del comune di Sesta Godano,
Reperibile tramite Preffetto di La Spezia (istanza del 10/10/2008),
Tel.: 340 27 41 271 (ore d’ufficio, giorni lavorativi tranne il sabato),
E-mail: olgababenko@yahoo.it
Io sottoscritta, Babenko Olga, in qualità di imputata/calunniata nel procedimento originario N. 6403/03/21 bis R.G.N.R./N. 304/07 R.G. G.D.P. presso giudice di pace di Genova, attuato in base della querela del contentuo falso e calunniatorio delle Miano Silvia (assistente sociale, p.u., non laureata), Corso Fiorella (operatrice), Gargano Paola (autista) del 11/08/2003, con la presente Vi comunico che fino ad oggi non mi è stato assegnato un avvocato d’uffico per la mia difesa nonostante la mia esplicita richiesta presentata il 3/04/2009 il che può portare all’ingiusto rigetto o dichiarazione dell’inamissibilità del mio ricorso. Ptrviso che l’avvocato assegnatomi d’ufficio nell’atto di citazione a giudizio ha abbandonato le mie difese, arrivando al punto di dirmi “Ma il giudice non sapeva che i testimoni erano Suoi e non dei Suoi coimputati” (!) e di compiere altre omissioni gravisime, paragonabili con il tradimento. L’avvocato assegnatomi era Franco Sturla del foro di Genova, il cui ha affidato la gestione della pratica ad una sua collega Barbara Bracco, in quanto non voleva occuparsene personalmente e l’ha incaricata come sostituta.
Il 1/03/2009 ho chiesto di assegnarmi un avvocato anche all’Ordine degli avvocati di Genova e il 18/03/2009 ho avuto la risposta che l’Ordine non aiuta ai cittadini i cui sono rimasti senza avvocato e/o non riescono trovare un avvocato per la propria difesa. Ho passato personalmente alcuni avvocati e tutti loro si sono rifiutati di accetare la pratica, dandomi contemporaneamente ragione e confermando il comportamento scorretto dei giudici sia di primo sia di secondo grado (omissione di idicare nel testo testimonianze nel mio favore, indicazione delle fantasie proprie e non dei fatti acquisiti nell’arco del dibattimento, favoreggiamento esplicito alla controparte).
Il 3/04/2009 ho dovuto presentare personalmente il ricorso alla Vs. Corte contro la sentenza di condanna ingiusta e non confrome ai requisiti previsti dalla legge per le sentenze, basata sull’odio razziale e trattamento non pari, nella quale non c’è una parola della mia versione dei fatti e delle testimonianze di un carabiniere e dei due testimoni in mio favore e in sfavore della mia controparte (il carabiniere ha esplicitamente testimoniato la mia estraneità ai fatti in quanto non indicata con un dito dalla parte calunniatrice e non presente sul posto), in quanto l’avvocato assegnato d’ufficio non ha voglia di svolgere il dovere della difesa.
Preciso che sono già amessa al patrocinio gratuito in quanto la vittima della criminalità italiana con conseguente perdita del reddito.
Con ossequi,
Babenko Olga


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