Il giorno seguente alla consegna, il 11/08/2003, la Miano e le sue colleghe la Gargano e la Corso si sono rivolti ai Carabinieri di Borghetto di Vara per fare una querela e calunniare. Si vede i reportage dei mass media gli hanno fatto venire lo stato di rabbia ossessivo e ha prodotto il desiderio di mentire e calunniare. Le donne hanno cambiato la versione dei fatti e hanno dichiarato le cose diverse da quelle dichiarate il giorno prima ai Carabinieri di Genova:
- mio ex marito è stato accusato di avere detto: "MISS PECHINO, HAI VIOLATO LA CONVENZIONE PER I DIRITTI DEI BAMBINI E LA SENTENZA DEL TRIBUNALE, NON HAI ESEGUITO LA SENTENZA DEL TRIBUNALE" – Preciso solo che il Tribunale non ha mai emesso alcun tipo di sentenza, solo due decreti irregolari in base della citazione con il difetto di nullità. Mio ex marito non poteva usare la parola "sentenza" in quanto non esistevano.
- un signore (G.M. che non era presente nel momento di consegna, ma arrivato dopo) è stato accusato di avere detto nel momento della consegna: "Maledette" (!!!).
- una signora (A.A. non presente al momento della consegna, insegnante che lavora coi bambini e giovani) è stata calunniata di avere detto nel momento della consegna: "VAFFANCULO, FACCE DI TROIA".
- un GIORNALISTA DEL "Secolo XIX" 70-enne e stato accusato di avere detto: "STUPIDA FAI LE COSE DA STUPIDA".
- un altro signore ancora S.B. : "FATE SCHIFO, FATE UN LAVORO SPORCO, VERGONATEVI".
Fate attenzione, non c’è una parola sulle frasi del tipo "TORNATE A ZAPPARE LA TERRA, SIETE DELLE ROVINA FAMIGLIE, VOI ED IL TRIBUNALE DEI MINORI NON AVERE MODO D'ESISTERE" dette il giorno prima ai Carabinieri di Genova!
Anche ai Carabinieri di Borghetto di Vara le donne hanno mentito di essere affidatarie dei bambini. Inoltre le donne hanno dichiarato che io sarei stata identificata dai Carabinieri di Genova, sapendo perfettamente che non lo sono stata.
La querela è stata firmata da tutte tre donne, quindi loro sono pienamente consapevoli e responsabili delle proprie dichiarazioni.
DIFFERENZE NELLE DICHIARAZIONI AI CARABINIERI DI GENOVA E QUELLI DI BORGHETTO DI VARA ATTESTANTI MENZOGNE E IL REATO DI FALSO IDEOLOGICO E CALUNNIA
Paragoniamo:
10/08/2003 verbale dei Carabinieri: "Durante l’attesa della partenza del pullman la Miano e la Corso venivano avvicinate da un gruppo di giornalisti che scattavano le foto e dal presunto padre dei bambini che a dire della Miano voleva salire sul pullman per poter partire con i figli. Visto il rifiuto della Miano alle volontà del padre identificato in Mercier Antonio Alberto … veniva fatto oggetto assieme alla Corso di insulti, alcuni dei quali fatti anche dai giornalisti e da altre persone ivi poresenti, per tanto richiedeva il nostro intervento".
11/08/2003 dichiarazioni firmate da tutte tre donne: "Verso le ore 18.00 ci siamo recati … come previsto in base degli accordi con il console dell’ambasciata Estone … presente ai fatti. Qui trovavamo un nutrito gruppo delle persone tra cui diversi giornalisti e fotografi oltre la madre Babenko Olga e le altre persone sopra citate che immediatamente inziavano ad insultarci di fronte ai minori e precisamente: …".
Allora, dov’è la verità: gli ipotetici insulti sarebbero partiti dopo che la Miano ha rifiutato al padre di salire sul pullman o immediatamente con l’arrivo delle donne sul posto della consegna? Ma in realtà non erano arrivate insieme fino al posto della consegna, erano insieme solo fino alle file dei pullman! In mezzo ai pullman si sono divise! E la gente pensava che erano agenti di polizia e salvatrici dei bambini!
Come tutti noi sappiamo, una persona onesta non cambia la versione dei fatti.In base di questa differenza-contraddizione si doveva iniziare il procedimento per il falso ideologico nelle dichiarazioni alle Autorità Giudiziarie. Il che è stato omesso.
Anche dalle prove fotografiche (guardi il post delle foto) si vede che le donne non erano arrivate insieme sul posto della consegna: la Corso e la Gargano si trovavano dietro alle nostre spalle nel momento della consegna dei bambini, se loro fossero arrivate coi bambini, sarebbero nella direzione opposta da dove sono arrivati i bambini, vicino ai pullman e non sul marciapiede, il che attesta che erano arrivate prima e senza bambini. Quindi, nessuno poteva insultare loro "immediatamente" e tutti insieme, visto che non erano arrivate sul posto della consegna contemporaneamente e/o insieme. Loro erano arrivate insieme solo fino alla prima fila dei pullman e macchine (sul posto c’erano tanti pullman, nacchine e moto in 3 file) e dopo si sono divise. La gente presente sul posto della consegna non poteva vedere il loro arrivo proprio a causa di 3 file dei pullman, loro sono state viste da alcuni fotografi e dalla gente che li fotografava da lontano intorno al posto della consegna. I bambini sono apparsi sul posto della consegna uscendo improvvisamente da soli dall’indietro di un pullman e hanno subito corso verso di noi e noi verso loro, in quel momento le Corso e la Gargano erano già dietro le nostre spalle e la Miano era rimasta dietro al pullman senza apparire al pubblico o vicino ai pullman. La Miano non ci conosceva all’epoca e aveva il dovere di identificarci e di prendere le nostre firme attestanti l’avvenuta consegna dei bambini. Di fatto la Miano & C° non sapevano chi aveva preso i bambini. Infatti, hanno pensato che sig.ra Abruzzo sarei io.
Due persone indentificate dai Carabinieri non erano presenti sul posto nel momento di consegna, e quindi, non potevano "immediatamente insultare" a causa di loro assenza.
Seguomo copie del verbale e della querela, cliccando sull'immagine la stessa dovrebbe aprirsi nella grandezza naturale




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