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15 maggio 2008

ATTO QUINTO - OMISSIONE DOLOSA DELLA NOTIFICA DA PARTE DEI CARABINIERI DI SESTA GODANO E MANCATO CONTATTO DA PARTE DELL’AVVOCATO ASSEGNATO D’UFFICIO

L'atto di citazione in giudizio era stato mandato per la notifica ai Carabinieri di Sesta Godano, al maresciallo Giovanni Rossi, nonostante ricevo ormai da anni tutte le notifiche presso Carabinieri di Chiavari di che ci sono avvisi anche in rete. Il maresciallo Rossi ha omesso di telefonarmi e di avvisarmi della notifica, o di portarmela di persona, avendo lo scopo di farmi diventare contumace al processo.

L'uffciale dell'anagrafe del comune di Sesta Godano Sig.ra Angela Rossi ha contributo nell'ingannare le Autorità Giudiziarie, contribuendo con una lettera nella quale dichiara il falso ideologico che io sarei irreperibile e che mi hanno cancellato la residenza per irreperibilità (preciso: per proclamare la mia irreperibilità non è stato fatto neanche un accertamento previsto dalla legge e la proclamazione illegale di irreprebilità non è altro che il reato di falso ideologico e abuso d’ufficio, il comune ha da anni il mio numero telefonico). Sembra veramente essere in un paese di quarto mondo, dove non si conosce il termine "osservare la legge".

Preciso che i Carabinieri e amministrazione comunale di Sesta Godano sanno perfettamente come trovarmi dal momento di occupazione della mia abitazione da parte dei criminali, in quanto sono stati avvisati perfino con delle lettere A.R. fatte speciale per loro! Ho chiesto più volte a queste persone di smettere di mentire e di dichiarare il falso sulla mia reperibilità, però si vede che loro hanno bisogno di mentire ossessivamente e patologicamente! Ognio volta quando loro dichiarazno il falso io faccio querele previste dalla legge avvsando autorità giudiziarie del comportamento illegale di queste persone, però nessun processo è ancora partito. Il reato è chiaro e preciso, come mai non partono processi? Corruzione/concussione in mezzo? Bohh, ditemi voi – italiani…

Ho saputo dell'udienza per caso, da una telefonata anonima, che mi avvisava dell'esistenza del processo: "Dottoressa Babenko, c’è un altro processo segreto contro di Lei, chiami per informazioni nella cancelleria… ".
Preciso, che a Chiavari hanno già tentato di organizzarmi due processi segreti, e mi hanno dichiarato irreperibile tramite ricerca sul cognome "BABAENKO" e seguente cancellazione a mano della lettera "A" in più senza apostille prevista dalla legge - rischiavo seriamente di essere condannata in contumaccia, però sono riuscita a subentrare in tempo utile e vincere contro miei calunniatori assistente soicale Margarita Sadowsky e don Rinaldo Rocca. Anche in quel caso avevo ricevuto una telefonata anonima.


Saranno puniti Carabinieri e amministrazione di Sesta Godano per dolosa e repetuta omissione delle notifiche? Credo che no. Sembra che è la categoria che ha il diritto di violare la legge impunemente!

Segue la copia del documento con il quale sono stata falsamente dichiarata irreperibile in un processo presso tribinale di Chiavari (in base delle calunnie dell'assistente sociale Margherita Sadowsky, sono già assolta), si vede che sul posto di BABENKO e scritto BABAENKO ed è presente la correzione a mano senza apostille prevista dalla legge. Preciso che ho regolare carta di soggiorno (annche se per cittadini comunitari non serve, l'ho fatta lo stesso), ho avuto regolare residenza concessa dal comune di Sesta Godano dopo severissimi controlli della mia persona anche per assenza delle malattie mentali e infettive (sic!) e ho svolto attività lavorative regolarmente registrate preso autorità italiane competenti mentre nel testo di indica che non risulto da nessuna parte.

Cliccando sul documento lo stesso divrebbe aprirsi in formato originale, però a causa di malfunzionamenti della piattaforma ciò può non accadere. In futuro cerchero un sistema migliore per pubblicare documenti. Persona responsabile per la falsificazione fino ad oggi non è stata punita. Evviva l'impunità e falsificazioni negli atti giudiziari!




Avvocato assegnato d’ufficio

Nell’atto di giudizio mi è astato assegnato l’avvocato per la difesa: FRANCO STURLA, Genova viale Sauli 5/5. Questo avvocato non si era minimamente preoccupato di contattarmi mettendomi sotto il rischio della condanna ingiusta in contumacia.
Capisco che i miei dati personali non si indicano né sulla querela delle Miano/Corso/Gargano né sulla relazione dei Carabinieri, né sull’atto di citazione in giudizio – in quanto sono estranea ai fatti e non sono stata identificata dai Carabinieri.
Omettendo di identificarmi i di inserire i miei dati personali nell’atto di citazione a giudizio, la Pubblico Ministero voleva mettermi in situazione pregiudizievole di contumace e di privarmi della possibilità e del diritto di difesa, però l’avvocato doveva fare una ricerca tramite registri dei permessi e di carte di soggiorno (tutti gli stranieri sono iscritti in questi registri) e semplicemente digitando il mio nome nella ricerca sull’internet – vi subito appare la mia pubblica dichiarazione di reperibilità, fatta speciale per evitare di non essere trovata.

Con grande fatica sono riuscita a reperire il processo in questione e a sapere chi è l’avvocato assegnatomi. L’avvocato non ha voluto seguire la pratica personalmente e l’ha assegnata ad una sua collega – Debora Bracco. Essendo in buona fede e sapendo di essere stata calunniata non mi ero preoccupata – non potevo neanche immaginare la possibilità di ricevere ingiuistamente e illegalmente una condanna.

Comunque, consiglio a tutti di comunicare subito all’ordine degli avvocati e al giudice quando un avvocato assegnato non vuole occuparsi personalmente della pratica e la passa ai colleghi. L’avvocato Bracco mi ha tradito e non ha fatto il proprio dovere, di che racconterò più avanti in ordine cronologico. Dico solo che avevo portato 2 testimoni per me e gli altri coimputati non hanno portato testimoni, però sulle sentenze non si indica che testimoni sono miei e non degli altri (!), l’avvocato stessa mi ha detto: "Ma giudice non sapeva che i testimoni sono Suoi!" (sic!) – a cosa serve l’avvocato allora? Testimoni esplicitamente testimoniano per me, dicendo che non ho fatto quello di che sono accusata e che non ero come mi ha descritto la mia controparte, e giudice fa finta di non capirlo? Ma è tribunale o qualche manicomio?

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